Sinceramente dobbiamo ammettere di esserci avvicinati al rampollo della prestigiosissima casa inglese con il timore di scoprire un
prodotto nato solo per coprire una fascia di mercato nuova e popolosa piuttosto che di un vero e proprio prodotto vincente come
si è invece rivelato dopo un po’ di familiarizzazione, tant’è che ce ne siamo innamorati!
A vedersi non rende l'idea ma il SADiE BB2, una volta preso in mano, comunica un carisma tutto suo; merito di una costruzione
davvero robusta e insospettabilmente pesante, tanto da lasciarci sbigottiti, dovuta all’ergonomico manopolone che ne caratterizza
l'aspetto, non neghiamo di avergli fatto fare un pò di giri a macchina spenta soltanto per il gusto di sentirne l'inerzia conferitagli dalla
sua pesatura. Il bel colore blu è ovviamente della stessa tonalità che caratterizza da anni i prodotti di questa azienda.
Nel poco spazio disponibile in un’apparecchiatura tanto minuta troviamo: il manopolone già citato alla cui base si trova un tasto
oblungo di Start/Stop, 8 pulsanti assegnabili via software, le prese audio per gli ingressi e le uscite di cui 4 in formato RCA, sia
analogiche che S/PDIF, 2 minijack 3,5mm. stereo, uno per l’ingresso microfonico e l’altro per l’uscita monitor cuffia, infine la presa
USB2 a 4 pin per collegarlo al computer.
Supporta frequenze di campionamento fino a 96kHz con una risoluzione di 24bit e si avvale di un DSP interno, un processore
particolarmente efficiente per quello che riguarda gli impieghi tipici nell’audio.
Le configurazioni sono 3, tutte per Windows XP:
il BB2 in versione senza Jog Wheel e pulsanti con il software omonimo,
il BB2-J con Jog Wheel e pulsanti sempre con il software BB2, infine
il BB2-J con il software SADiE PCM2 V5.x.
Il software BB2 è molto limitato e si adatta maggiormente a semplici montaggi sonori con minime richieste di editing,
Altro discorso invece è il software SADiE PCM2 V5.x, lo stesso impiegato dai fratelloni della stessa casa, che trasforma questo gioiellino
in una macchina di ben altra levatura, rendendolo addirittura competitivo se paragonato a macchine di pari ambizioni; infatti questo
permettere di condividere gli stessi plugin delle macchine più grandi; primo fra tutti l’eccellente compressore/limiter, che ha tanto sconvolto
il mondo e onestamente anche noi...
L'intervento di questo processore virtuale è talmente raffinato e privo di influenza sul suono che anche a livelli di limiting elevati, improponibili
per la stragrande maggioranza di prodotti analoghi, il suono non ha mai subito il benché minimo deterioramento e ci ha costretti a ricorrere alla
strumentazione per sincerarsi del suo reale funzionamento.
Oppure pensate ai celeberrimi CEDAR, di cui ce ne viene fornito generosamente un assaggio di 12 ore di effettivo utilizzo prima di eclissarsi
o essere acquistati.
Sempre a proposito del software, se ne apprezzeranno certe scelte operative molto originali che, da principio, possono creare qualche
smarrimento a chi viene dai soliti software che tutti conosciamo ma alla fine si riveleranno molto convincenti.
All’ascolto: abbiamo fatto svariate prove di registrazione e riproduzione comparandolo a schede di ottima famiglia e quello che ne è emerso
sin dal principio è che timbricamente sembra più un componente Hi-End che una ruggente scheda audio professionale.
Il suo elegante suono, british oseremmo dire, è ricco di dettaglio e sublime in trasparenza su qualsiasi gamma di frequenze; fedele ma
piacevolmente caldo, mai stancante o spigoloso, ideale per lavorare ore e ore senza affaticare le nostre preziosissime orecchie.
La sua estensione verso i limiti della gamma udibile è talmente morbida e naturale da passare ad un primo ascolto inosservata per poi
rivelarsi in tutta la sua completezza.
E’ un suono molto serio e maturo, non di impatto o appariscente, è un suono un po’ dimenticato, se vogliamo, quello che caratterizza da
decenni le migliori apparecchiature… analogiche.
Fatevi un regalo, provatelo.
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