Forse non tutti possono ricordarsi che all'inizio il digitale non suonava un granché bene; i convertitori venivano progettati con lo stesso criterio che si applica alla progettazione di un semplice calcolatore e davvero in pochi si erano accorti che dietro a quell'assordante silenzio si celava una mancanza di fedeltà sonora che oggi farebbe gridare allo scandalo. A quell'epoca, era attorno alla metà degli anni 80, se qualcuno avesse voluto il meglio dal proprio equipaggiamento digitale si sarebbe trovato costretto a sostituire i convertitori originali delle proprie macchine da registrazione con i migliori convertitori presenti sul mercato, indiscutibilmente gli Apogee.
Siamo di fronte ad un grande marchio che deve la sua gloria esclusivamente alle proprie capacità e non a furbate di marketing. La Apogee Electronics Corporation, per prima aveva capito che si potevano realizzare convertitori digitali di più alta qualità, con un'anima audio, e questo contrariando ciò che sostenevano i più ostinati ingegneri solo-numeri-e-niente-orecchio.
La Rosetta 200 è un convertitore AD/DA a 2 soli canali ma di altissimo livello sonoro, adatta a chi necessita di così pochi canali ma ai massimi livelli di qualità. Pur condividendo gli apprezzati convertitori della Rosetta 800, non è solamente una sua riduzione in termini di canali ma è portatrice di alcune interessanti innovazioni: SRC, un convertitore di frequenza on-board, che consente di lavorare dai 44.1 ai 192kHz ma uscire direttamente alla frequenza di campionamento desiderata senza la richiesta di alcun controllo o processore esterno. Incorpora inoltre il celeberrimo dither UV22HR per scendere dai 24bit ai 16bit anche qui senza bisogno di unità o software esterni. Infine, nato proprio per Rosetta 200, Aptomizer, un adattatore di livello automatico tra ingressi ed uscite per dare il massimo in qualità dinamica e sonora. Questo trio prende il nome di CODA Audio Finishing Module, proprio perché si trova in fondo al percorso di lavorazione, proprio prima dell'uscita.
Fra le varie connessioni Analog In/Out, AES/EBU, S/PDIF, la Apogee vanta la disponibilità di alcune card, da inserire nello slot di espansione sul retro, adatte al collegamento diretto dei sistemi di registrazione professionale più diffusi quali quelli della Digidesign, come Protools HD e Protools Mix, oppure su qualsiasi computer direttamente tramite FireWire 400 e 800.
Ascoltare un convertitore Apogee è sempre un piacere per il professionista. La trasparenza sonora ed il perfetto bilanciamento tonale e dinamico su tutto lo spettro, rendono musicale il segnale solo quanto basta fornendo uno strumento di lavoro al di sopra di ogni sospetto, severo ma armonioso. Lo abbiamo apprezzato sia nei passaggi più delicati che nei momenti di massima bagarre senza mai perdere in spazialità o chiarezza di segnale, ogni suono è rimasto al proprio posto senza mai scomporsi, deteriorarsi o perdersi. Davvero uno strumento professionale.
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