Labirinto Acustico o Linea di Trasmissione (Transmission Line), sono due termini che descrivono lo stesso sistema di caricamento del woofer in una cassa acustica. Lo scopo, differentemente dal Bass-Reflex, con cui non va confuso, non è quello di aumentare il volume di emissione dell'altoparlante ma bensì di migliorarne considerevolmente l'estensione verso le frequenze più basse.
Detto davvero in due parole questo sistema utilizza un percorso, completamente insonorizzato, molto lungo per recuperare il lato posteriore del woofer e ritardarlo a sufficienza per riportarlo in fase con il lato anteriore, e proprio grazie alla sua estrema lunghezza le frequenze che ne vengono fuori sono le più profonde.
Nelle migliori realizzazioni si parla di scendere addirittura sotto i 20Hz; è il caso delle PMC BB5 che arrivano ai 17Hz con una linearità incredibile: pensate solo a 2dB in meno dei 1.000 Hz!
Ricordiamo che i 16Hz, che è la risonanza del corpo umano, frequenza ricorrente nella fisiologia, corrispondono alla nota musicale più grave, un do, che solo pochi strumenti musicali, tra quelli non elettronici, possono produrre: qualcuno dei più grandi organi a canne, il pianoforte Bosendorfer Imperial, e un pianoforte molto particolare della Fazioli.
Acquistare dei monitor di questo genere, oseremmo dire con licenza di uccidere,costringe ad avere degli ambienti progettati appositamente, tenendo conto quindi delle frequenze inusuali che vi verranno riprodotte, pena l'eccessiva sollecitazione della struttura e la generazione di risonanze anche subsoniche.
Ma facciamo una panoramica sulla PMC marchio Inglese, sinonimo di rigore timbrico e costruttivo, che sta diventando sempre più noto al grande pubblico solo negli ultimi tempi, grazie al fatto che sempre più progetti finiscono in studi di mastering che utilizzano proprio questi sistemi di monitoraggio.
Il mastering è un procedimento che negli ultimi anni, almeno per alcuni generi musicali, è divenuto un must e gli studi che possono permettersi di farlo professionalmente sono davvero pochi.
Essi sottostanno a delle specifiche tecniche molto severe che riguardano il flusso del segnale che avrà dei passaggi obbligati attraverso apparecchiature altamente selezionate dove, le caratteristiche richieste ad un monitor sono tantissime ed estremamente difficili da ottenere: neutralità, trasparenza sonora, dettaglio, purezza e velocità dei transienti, estensione delle frequenze, corretta ricostruzione del soundstage, tanto per citarne alcune.
Tutti i modelli della PMC sono a labirinto acustico e le DB1 sono il più piccolo diffusore al mondo ad utilizzare questo sistema mentre le TB2, modello gerarchicamente superiore sono oggetto della nostra prova.
All'ascolto sono davvero incredibili, merito anche dello straordinario tweeter che arriva a ben 40kHz!
La capacità di restituire il dettaglio sonoro è disarmante, gli strumenti sono perfettamente ricostruiti nella loro dimensione e con ogni minima sfumatura, è impensabile che possa passare inosservato qualsiasi dettaglio o difetto, di qualsiasi natura esso sia, da un click nella registrazione ad un movimento del musicista, tutto è chiaro come se stesse accadendo in quel preciso momento.
Sono queste caratteristiche più comuni a diffusori hi-end che ai classici monitor da studio ma in fin dei conti il mastering è il controllo del suono da parte di un audiofilo professionista.
Due raccomandazioni conclusive:
la prima: per chi volesse utilizzarle anche per il normale lavoro da studio, e non per il mastering dove non esistono controindicazioni, va tenuto conto che l'esasperazione del dettaglio e la bellezza del suono potrebbero risultare prematuramente gratificanti ed impedire ai meno esperti di spremere il massimo dagli strumenti, (alcuni blasonati monitor da studio non suonano un granché proprio per consentire di raggiungere un suono compatibile con qualsiasi mezzo di riproduzione);
il secondo consiglio è di prestare davvero molta attenzione nel posizionamento, l'uscita del labirinto acustico, che è la chiave delle frequenze basse, è posteriore e bisogna assicurarsi di non avere trappole acustiche in rotta di collisione col posteriore delle TB2.
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