Se non conoscete il marchio Prism e soprattutto se non avete mai incontrato o ascoltato uno dei loro prodotti, probabilmente non avete mai lavorato in un progetto ad alto budget, altrimenti ci sareste sicuramente incappati.
La tecnologia che permette alla Prism di fare prodotti di così eccelsa ed esclusiva levatura è nota solo ai loro progettisti, sebbene siano molto generosi nel diramare le loro conquiste, il segreto della loro qualità è di loro esclusivo dominio.
Per la verità esistono altre tre o quattro marchi che lavorano a livelli paragonabili, uno è stato oggetto di un'altra entusiastica prova qualche tempo fa sempre su questa stessa rubrica ma Prism è indubbiamente il più prodotto con più lustro, il più ambito.
Forse non tutti sono al corrente che l'operazione detta di conversione digitale, per sua natura, è un continuo compromesso tra mille difficoltà e problemi tecnici; è l'abilità dei progettisti nel risolvere al meglio le equazioni che si propongono ai loro occhi a fare la differenza di qualità tra un prodotto ed un altro.
L'ultraventennale azienda di Cambridge è davvero una pioniera nell'impiego dei convertitori e produttrice anche di sofisticatissimi strumenti di misurazione per apparati audio, questo per continuare a dirla tutta sulla più che tangibile preparazione tecnica dei loro ingegneri.
La maggioranza degli studi di mastering di livello top e degli studi di registrazione, mixaggio, post-produzione, nonché alcuni artisti di livello mondiale, lavorano con prodotti Prism, in particolar modo con i loro convertitori e a seguire con alcuni outboard analogici, come la serie Maselec, apparecchiature ad altissima risoluzione e sopraffina qualità audio, veri dominatori in tutti gli impieghi no-compromises. Chiedete pure referenze a chiunque faccia l'ingegnere del suono, la risposta sarà sempre la solita, i Prism sono i migliori ma a che prezzo…
Orpheus, tra le varie novità che gli sono state riconosciute (ricevendo anche per questo, oltre ché per l'incredibile qualità sonora, importanti premi da associazioni di categoria, costruttori e riviste ultra specializzate), porta con se anche quella di essere la prima scheda audio completa della Prism, quindi non un "semplice" convertitore, con un prezzo assai conveniente, riferito a quanto si riceve in cambio. Quindi la Orpheus è il primo prodotto Prism che necessita di driver per lavorare; i driver, è risaputo, sono un po' il tallone di Achille delle schede audio, nelle prove che abbiamo condotto non sono emersi problemi, evidentemente il lungo tempo che è trascorso dall'annuncio della Orpheus alla sua effettiva uscita sul mercato è stato speso bene; siamo altresì pienamente fiduciosi che eventuali possibili problemi o conflitti dovessero presentarsi, sarebbero prontamente risolti.
Sappiamo che tutti vi starete chiedendo ma insomma questa Orpheus suona o no come un Prism? Altrochè se suona come un Prism!
Fugate ogni dubbio abbia pervaso la vostra mente negli ultimi mesi, Prism è riuscita nel miracolo, nonostante il prezzo così contenuto rispetto agli altri prodotti della casa, la Orpheus suona da vero Prism.
I suoni sono incredibilmente definiti, ognuno inusitatamente indipendente da qualsiasi altro, anche se confrontata con i convertitori dei marchi più blasonati, praticamente nessuno riesce a tenere il passo, questo non è un semplice convertitore/scheda audio che ha un bel suono, non è di questo che si parla, o almeno non solo di questo: la definizione di ogni singola sfumatura è finalmente libera di esprimersi, niente è più impigliato o invischiato agli e dagli altri suoni o trascinato a destra e manca da quelli predominanti, qui è tutto così reale e dinamico, preciso e fisicamente presente, con una prospettiva sonora accuratissima e delle dimensioni assolutamente attinenti allo strumento reale; i bassi sono granitici, morbidi o terribili all'occorrenza, fermi come mai capita di sentire ma al contempo infinitamente liberi di muoversi; le medie naturali e vive, lievi o martellanti che siano, le alte semplicemente… pure; l'estensione delle frequenze sembra infinita in entrambe le direzioni, ma con un controllo assolutamente naturale. La verità del suono è quello che percorre dalla testa ai piedi questo splendido gioiello, né un'Hertz in più né uno in meno di quello che è la realtà dei fatti.
Se fare musica, registrare, produrre, riprodurre, editare, masterizzare, ecc. è il vostro sudato mestiere o il vostro gratificante hobby, questa è la soluzione definitiva per le vostre orecchie.
La scheda audio è il cuore degli attuali sistemi di registrazione, da qui passa tutto ciò che registrate e che resterà nella vostra storia.
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